Progetto “Napoli Supporters” Trust: un’idea della MPO Trustee Spa e di alcuni Napoli Club – 1° Memorial Ciro Esposito – 13 settembre 2014

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Giovanni Perilli
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Calcio: nel nome di Ciro nasce il ‘Napoli Supporter trust’.

MILANO

(ANSA) – MILANO, 10 SET – Un ‘Supporter Trust’, una forma di azionariato popolare, per i tifosi del Napoli: è il progetto, nato da un’idea della MPO Trustee Spa di Milano assieme ad alcuni Napoli Club, che verrà presentato in occasione del 1° Memorial Ciro Esposito che si terrà a Milano il 13 settembre. Un progetto, affermano gli ideatori, nato proprio sull’onda della drammatica morte di Ciro, tanto da decidere di offrire alla mamma, Antonella Leardi, laprima presidenza onoraria del Napoli Supporter Trust. Sul modello di quello che accade già in Europa per grandi club, come il Bayern Monaco, con l’istituzione del Napoli Supporter Trust i tifosi aderenti possono raccogliere somme di denaro da destinare alla propria squadra del cuore, partecipando attivamente con un proprio rappresentate alla vita del Club. Il progetto prevede che per aderire al supporter trust i tifosi dovrebbero versare una somma di denaro prestabilita con cui realizzare gli obiettivi che già sono stati indicati nell’atto di trust ed esercitare il proprio diritto di voto nella determinazione delle scelte. Le decisioni così assunte dal supporter trust potrebbero essere portate all’interno del Cda del Calcio Napoli da un rappresentante scelto dagli stessi tifosi del supporter trust. L’obiettivo minimo che si propone è quello di raccogliere un milione di euro e il passo successivo sarebbe quello di chiedere al Calcio Napoli di ammettere il rappresentante scelto dal Napoli Supporter Trust, in forza del capitale messo a disposizione, all’interno del Cda per poter fare proposte in merito alle scelte della società. “Napoli Supporter Trust – afferma il presidente di MPO Trustee Spa,Carmine Carlo – costituisce un’occasione unica per permettere ai tifosi di partecipare attivamente e finanziariamente alla vita ed alle scelte del proprio club nonché di adoperarsi affinché quest’ultimo utilizzi tali risorse non solo per la propria crescita sportiva, ma anche per realizzare opere e infrastrutture che avvicinino i giovani, soprattutto i meno fortunati, ai valori ed ai principi dello sport. Attraverso tale strumento si darebbe inoltre nuovo impulso alla lotta contro la violenza negli stadi come già dimostrato da altre realtà operanti all’estero”.

Articolo Il Mattino 13.09.2014

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